La voce di un organo rinascimentale di 150 anni restaurato
La Chiesa Parrocchiale di San Leonardo di Vestenanova ospita un prezioso e antico organo, nato oltre 150 anni fa da un contratto che prevedeva l’apertura di una nuova strada in cambio della costruzione di un organo.
Oltre trent’anni di servizio a sostegno del canto
Un Vescovo di Verona definì la Parrocchiale di Vestenanova la “Cattedrale della Lessinia” per il sito, da dove domina l’alta valle dell’Alpone, per l’imponenza del pronao e del campanile. Anima e voce di questa architettura è sicuramente il suo organo rinascimentale Marchesini 1868. Storia gloriosa, ma anche travagliata la sua, tra incuria e interventi impropri, ma con un ottimo restauro negli anni 2000. Con la forza e la fastosità dei suoi principali e la morbida chiarezza delle ance, crea nella vasta navata l’inconfondibile atmosfera religiosa che solo l’organo può dare. Suonarlo e ascoltarlo porta piacere all’orecchio e dona serenità allo spirito.
Tutte le domeniche viene usato per sostenere i canti dell’assemblea a messa; soprattutto accompagna i brani polifonici che la Corale di Vestenanova esegue durante le maggiori festività, in occasione di concerti e durante le varie celebrazioni di carattere sia religioso che civile.
La Corale di Vestenanova si è costituita nel 1989. Sotto la direzione ininterrotta di Rinaldo Lovatin e sostenuta all’organo prima dal figlio Filippo e successivamente da Piercarlo Fracasso. Il gruppo ha avuto occasione in questi trent’anni di cantare nella basilica di San Francesco in Assisi, al Santo a Padova, in San Pietro a Roma e nella città di Eichstätt gemellata con Vestenanova.
L’esordio di un giovane organista a soli 17 anni
L’organo della chiesa di Vestenanova è un gioiello: sin da bambino, quando non era ancora restaurato, mi ha affascinato ed interessato. Quando è stato riportato in vita dal Formentelli, mastro organaro internazionale, ho avuto il piacere di metterci sopra le mani e, tutt’oggi, farlo cantare per me è un’esperienza magica.
Ricordo che, alla prima lezione in conservatorio a Trento, mi hanno chiesto di dove fossi e io risposi “Vestenanova, vicino a Bolca” convinto che la fama dei fossili precedesse quella del nostro strumento, invece mi sentii rispondere “Aaah! Vestenanova! C’è un Marchesini di metà Ottocento!” e rimasi colpito della notorietà di cui gode l’organo su cui suono. Il punto di forza di questo gioiello sono i registri orchestrali, poco utilizzati per la messa domenicale, ma molto utili in concerto e per risvegliare gli animi alla fine delle celebrazioni più lunghe e soporifere (Miserere me, Domine).
Se sentite di un concerto o avete l’occasione di venire ad ascoltarlo anche alla messa domenicale, è un’ottima opportunità per ascoltare uno strumento con più di 150 anni di storia, che ha sostenuto i fedeli e, vi assicuro, riempie di gioia il cuore di chi lo suona.
con il contributo di
Rinaldo Lovatin, direttore della Corale Vestenanova
Fracasso Piercarlo, organista della Corale Vestenanova

